Il materiale elastico da utilizzare andrà scelto adeguatamente in base alle esigenze di isolamento a calpestio ed ai carichi ai quali è sottoposto il pavimento. Se correttamente posato, funziona come una molla che smorza le vibrazioni generate su massetto e pavimento.
Le grandezze su cui basarsi nella scelta sono due:
- La rigidità dinamica (in MN/m3) che descrive la “capacità elastica” di un materiale sotto l’azione di un carico ciclico (la norma che descrive le prove di valutazione è la UNI EN 29052-1)
- La comprimibilità che esprime il sovraccarico sul pavimento a cui un materiale isolante è in grado di resistere con sicurezza, mantenendo inalterato il valore di rigidità dinamica nel tempo (le informazioni sulla perdita di spessore sono contenute nella UNI EN 1606 “isolanti termici per l’edilizia – determinazione dello scorrimento viscoso a compressione” e la UNI EN 12431 “isolanti termici in edilizia – determinazione dello spessore degli isolanti per pavimenti galleggianti”).
La rigidità dinamica non deve essere troppo alta, perché significa che il materiale è rigido e trasmette le vibrazioni senza assolvere alla funzione, ma neanche troppo bassa perché significa che il materiale è molto soffice e, di conseguenza, facilmente comprimibile perdendo le proprietà isolanti (isolanti fibrosi). Ecco che l’isolante acustico deve mantenere il suo spessore anche quando viene sottoposto ai sovraccarichi.